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3° Expo della Valle Arroscia: un successo di pubblico

  • sabryrame
  • 11 set 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

12 Comuni….12 perle incastonate in una valle antica che da sempre unisce il Mar Ligure alle Alpi Marittime….la Valle Arroscia. Valle che prende il nome dal Torrente Arroscia il quale nasce dal Monte Frontè (una delle tre cime più alte

di questa parte della Liguria) e che per 38 Km attraversa le province di Savona ed Imperia per poi confluire con il torrente Neva ad Albenga e dare origine al Fiume Centa. Io sono particolarmente legata a questa zona, perché ha segnato le mie vacanze estive di quando ero bambina: coi nonni passavo il mese di Agosto ad Ormea, paesino abbastanza grande già in provincia di Cuneo. Ancora oggi, quando passo da lì, il “profumo” del paese…..suscita in me ricordi di una spensierata infanzia trascorsa a giocare per i vicoli. Il mio primo lavoro inoltre è stato quello di educatore ambientale in quella che era la colonia Coldinava , a pochi passi per l’appunto dal Colle che separa la Liguria dal Piemonte. Capirete quindi perché io vi sia così legata….

Capoluogo della valle e baricentro nevralgico è il paesino medioevale di Pieve di Teco, famoso per i suoi meravigliosi portici sotto i quali una volta si svolgevano tutti i traffici commerciali tra Liguria e Piemonte. Erano parecchi anni che non visitavo il borgo, e devo ammettere che ha mantenuto intatto il suo fascino storico: da bambina quei portici mi sembravano tanti grandi……ed erano meta della nostra spesa settimanale. Vicino a botteghe storiche…..quelle con la campanella sulla porta d’ingresso, per capirci, in cui una miscela di profumi stuzzica la mia memoria…….sono nate attività che non hanno nulla da invidiare ai negozi

più alla moda. Un particolare plauso alla preparazione del paese in questa occasione: ogni angolo, ogni anfratto ha fatto da sfondo per piccoli decori preparati in modo superbo.

Pieve per l’appunto è stato la cornice d’eccezione per la manifestazione che si è svolta nello scorso fine settimana,

ovvero la III° Expo della Valle Arroscia. Come la vera Expo che si sta svolgendo a Milano, anche in questo caso la rassegna ha visto la presenza di tutte le eccellenze del territorio: cultura, ambiente, tradizione e gastronomia sono state rappresentate al meglio. Aziende del territorio hanno esposto i loro prodotti: dal vino all’olio, dall’aglio alla pasta fresca……il tutto rallegrato da balli tipici di questa parte della Liguria ricchi di influenze piemontesi e francesi. Vi era la possibilità di degustare i prodotti presenti in fiera acquistandoli con dei fantomatici “arroscini”….moneta “locale”, che ancora di più ha permesso al visitatore di immaginarsi in una realtà storica a tutti gli effetti.

Molte delle aziende presenti le avevo già incontrate. Finalmente ho potuto conoscere di persona Bruno ed Eliana della Tenuta Maffone di Acquetico. Uno delle loro creazioni, Il “2 Luglio”, le uniche “bollicine “ nostrane ottenute da ormeasco, è stato il primo vino che ho servito durante la mia prima cena a domicilio questa estate. Lo avevo assaggiato a giugno durante una serata organizzata dalla FISAR presso la bella location del mio amico Marco Remaggi, La Locanda del Mar, e mi era piaciuto molto; per questo, e proprio perché unico nel suo genere, ho deciso

di proporlo io stessa. Ho conosciuto anche gli altri prodotti di casa, a cominciare dall’ Ormeasco di Pornassio Superiore 2013 fresco fresco di primo premio alla rinomata mostra della Douja D’Or di Asti come miglior ormeasco ligure: proprio il 12 settembre Bruno ed Eliana saranno ad Asti a ritirare il premio!

Non mancavano le mie amiche (e colleghe nell’avventura Expo) dell’agriturismo La Fattoria di Ranzo con il loro strepitoso pan fritu; la Cooperativa “A Resta” di Vessalico con la deliziosa salsa all’aglio e aglio sottolio; la F.lli Porro di Nava, piccola realtà di produzione di pasta fresca tipica ligure ma di ottima qualità……. Vi invito a provarla!

Accanto a gastronomia tipica e ai balli, da sottolineare anche la presenza

delle rievocazioni di alcuni mestieri campagnoli, ormai quasi del tutto dimenticati, quali l’intreccio di cestini e la lavorazione del legno per la realizzazione di strumenti da lavoro…..insomma attività artigianali ormai lasciate nelle mani di ben pochi esperti……

Il mio vagabondare è terminato e , dopo l’acquisto di una pianta di alchechengi (che spero sopravviva al mio pollice verde), con ancora nella mente freschi ricordi della mia infanzia, riprendo la strada di casa…e comincio con il conto alla rovescia per l’appuntamento “colesterolo free”…..ossia Cheese a Bra!

Ciao amici e ci risentiamo alla prossima missione culinaria!!


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